Brancaccio-Ciaculli è il dodicesimo quartiere di Palermo. Comprende l’area industriale e residenziale del vasto quartiere Brancaccio, ed include le località di Ciaculli e Croceverde-Giardina, vaste aree agricole, situate a Sud-Est alle pendici del Monte Grifone, il quartiere è compreso nella II Circoscrizione.
Si tratta di un quartiere di grande espansione, costituito da una parte residenziale e da un’altra industriale, che ospita fabbriche e capannoni di stoccaggio; nel quartiere sorgono inoltre i depositi della società comunale degli autobus urbani, AMAT, e quelli della società comunale per lo smaltimento dei rifiuti, l’AMIA.
Brancaccio sorge tra la parte centrale della città e la sua periferia sud-est; in prossimità del quartiere corre il raccordo tra la Circonvallazione di Palermo e l’Autostrada A19, ed è proprio con questo raccordo che un’opera incompiuta da anni dovrebbe collegare il quartiere, tramite uno svincolo e un cavalcavia.
Il quartiere Brancaccio prende il nome dal governatore di Monreale Don Antonio Brancaccio, nobile di origine napoletana. I Brancaccio possedevano numerosi terreni nella contrada e fu Don Antonio che nel 1747 fece erigere la chiesa di S. Anna, successivamente diveuta chiesa di S. Gaetano da Thiene.
All’interno del quartiere – è poco noto – sorge un esempio di architettura arabo-normanna, il parco della Favara, che intorno all’anno 1000 fu residenza dell’emiro Giafar al-Kalbi II. Successivamente, per volere del potente e ricco sovrano normanno Ruggero II nel XII secolo fu realizzato nel sito un lago artificiale, che ricopriva un’area di circa 17 ettari, estesa fino ai piedi del monte Grifone. All’interno del lago si trovava un’isola artificiale, una sorta di oasi, colma di palme da dattero. Il parco comprendeva inoltre un palazzo, o solatium, per il sollazzo estivo del re: il Castello di Maredolce, oggi rivalorizzato ed aperto al turismo.
L’arteria principale del quartiere è anche una delle principali di accesso alla zona sud di Palermo, la via Emiro Giafar, interessata da un traffico intenso, sia per i veicoli che dall’autostrada entrano in città, sia per i TIR in transito, data la vicinanza del deposito ferroviario. Il quartiere è servito dal Servizio ferroviario metropolitano che fa sosta nella stazione denominata Stazione di Palermo Brancaccio, scalo civile e merci, e in futuro anche dalla costruenda fermata Brancaccio Residenziale.
Le chiese del quartiere sono:
- San Gaetano Maria del Divino Amore, in via Brancaccio 260.
- Maria Santissima delle Grazie, in via Conte Federico 235.
- San Giovanni dei Lebbrosi, in via Salvatore Cappello, 38.
- Santissimo Salvatore, in Corso dei Mille 751.
- Santissimo Crocifisso, in via Ciaculli 365